L’ecommerce di dolci ha un fascino unico e particolarità distintive. È sì nel food, ma non propone alimenti di uso quotidiano, né è rivolto a nicchie come potrebbero fare gli shop vitivinicoli. Chi entra in questi ecommerce si fa guidare volentieri dall’emozione, dal desiderio di gratificazione o dalla ricerca del regalo perfetto. Ma come si traduce questa “golosità” in marketing e conversioni online? Vendere dolci su internet presenta sfide specifiche: bisogna superare la barriera sensoriale, gestire prodotti delicati, rassicurare sulla freschezza.
Per chi vende creme, dolci, biscotti e altre delizie, l’ottimizzazione delle conversioni (CRO) impone un approccio artigianale, proprio come quello di una pasticceria. Scoprirai di seguito le strategie CRO specifiche per il tuo ecommerce dolciario, quelle che vanno oltre i soliti consigli e puntano dritte al risultato.
Oltre il singolo dolce: upselling e cross-selling intelligenti

Come nell’abbigliamento si accoppiano i colori, così nel food si associano i sapori. Non limitarti a vendere un solo prodotto, soprattutto se il tuo ecommerce ha un catalogo ampio. Suggerisci abbinamenti intelligenti e golosi. Se il cliente acquista biscotti, suggerisci una crema associata. Se mette nel carrello una torta, proponi le candeline o una bottiglia di spumante.
Offri formati assaggio acquistabili a prezzi ridotti solo se associati ad altri acquisti più importanti. Crea bundle tematici per diverse occasioni (colazione, merenda, dopocena). Lavora sulle associazioni e sui prodotti correlati nella pagina prodotto e in fase di checkout. L’obiettivo è aumentare il valore medio dell’ordine in modo utile e pertinente per il cliente. Usando associazioni di prodotti ottimizzate dall’AI, siamo riusciti ad aumentare del +70% il valore medio del carrello di un ecommerce di creme.
Ottimizzazione visiva: l’occhio vuole la sua parte

Il 56% dei visitatori di una product page, secondo il Baymard Institute, consulta immediatamente le foto del prodotto. Le immagini sono fondamentali per la conversione dell’utente, sia nell’advertising che nella navigazione on page e, se ritraggono cibo, attivano la parte primordiale del cervello.
Le immagini e i video devono essere irresistibili e coerenti con il posizionamento del tuo brand. Mostra i dettagli: la cremosità di una farcitura, la croccantezza di una cialda, il cuore morbido di un tortino. Usa primi piani, luci che esaltino le texture, magari foto “in azione” (una fetta che si immerge in una crema, il cioccolato che cola). E non dimenticare il contesto, sempre in linea con il tuo target: foto lifestyle che mostrano i tuoi dolci in momenti di festa, relax o condivisione aiutano l’immedesimazione e possono stimolare il desiderio in maniera istintiva.
Quante foto pubblicare nella pagina prodotto? Dipende, ma una ricerca Salsify sul pubblico Usa rivela che il 60% degli acquirenti si aspetta di vedere almeno 3-4 foto per pagina-prodotto.
Le parole giuste dalla vetrina al carrello

Il testo è fondamentale sempre, ma in un ecommerce alimentare svolge una funzione molto specifica: informare in maniera chiara, visibile e precisa circa ingredienti e allergeni. Trattare questi aspetti in modo approssimativo o renderli poco visibili abbatte il Conversion Rate del tuo shop (in alcuni casi è addirittura contro legge).
C’è poi anche un aspetto emozionale, fondamentale per il marketing. Un ecommerce dolciario si presta a un linguaggio sensoriale, che, se usato con parsimonia strategica, rafforza l’impulso inconscio al desiderio. “Biscotti friabili e dorati, dal profumo di burro e vaniglia” suona meglio di “biscotti secchi”. Il potere delle parole è sottovalutato, quando in realtà ha la capacità di farti perdere la cognizione del tempo: a volte meglio uno “spedito fresco in 48 ore” che uno “spedito in 24 ore”.
Per il resto valgono le best practise del copywriting, dalla semplicità all’uso delle armi di persuasione. Come ricorda Unbounce, a volte una piccola modifica in una CTA, come passare dalla seconda alla prima persona singolare, può aumentare le conversioni del 90%.

Freschezza e integrità: comunicare la spedizione (e rassicurare)
A proposito: la paura numero uno di chi compra dolci online? Che arrivino danneggiati o non freschi. Devi rassicurare i tuoi clienti. Spiega chiaramente i metodi di spedizione (specificando se usi corrieri refrigerati o imballaggi termici), i tempi di consegna stimati, i costi e le aree coperte. Mostra, magari con foto o un breve video, il packaging che utilizzi per proteggere i prodotti durante il trasporto.
Se vendi prodotti freschi o su ordinazione, offrire un calendario per selezionare la data di consegna desiderata è un plus che aumenta la fiducia e le conversioni, specialmente per regali o eventi. Evidenzia le opzioni di consegna locale o ritiro in negozio, se disponibili.
Checkout dolce e veloce

Il checkout è il momento critico. Rendi il processo visivamente chiaro e rassicurante. Oltre a rimuovere ogni attrito, che vale per ogni ecommerce di qualsiasi settore, riporta le informazioni più importanti per il cliente (come il peso dei prodotti) e quelle più critiche.
Se il carrello contiene contenuti specifici per determinate tipologie di clienti (ad esempio, clienti celiaci), meglio evidenziare nel carrello la caratteristica differenziante del prodotto (specificando “senza glutine” nel titolo e/o con il logo di categoria). L’ottimizzazione del carrello è stata parte della CRO di un ecommerce dolciario. In questo caso l’intera strategia ha permesso una crescita del fatturato del +223% rispetto al quarter precedente.
L’importanza della convivialità e del gifting
Il dolce è associato alla convivialità e alla compagnia. Famiglia, amicizia e, in generale, piacevoli relazioni umane devono essere comunicate dall’ecommerce in ogni elemento: immagini, colori e copy. Ma non solo, perché, della convivialità, bisogna riprodurre non solo il clima, ma i suoi bisogni.
Molti dolci sono acquistati come regalo. Rendi questo processo il più semplice e piacevole possibile. Offri opzioni chiare per aggiungere una confezione regalo elegante e un biglietto d’auguri personalizzato (anche a pagamento, è un servizio apprezzato). Prevedi la possibilità di inserire senza complicazioni un indirizzo di spedizione diverso da quello di fatturazione.
Potresti anche creare una sezione “Idee Regalo” nel tuo sito, magari con un piccolo “Gift Finder” che aiuti l’utente a scegliere in base all’occasione o al destinatario. Se possibile, implementa una funzione per nascondere il prezzo sulla ricevuta di accompagnamento.
Ottimizzazione per occasioni speciali
A proposito di convivialità, il settore dolciario vive di ricorrenze: Natale, Pasqua, San Valentino, Festa della Mamma/Papà, compleanni, ecc. Ricorda l’evento in tempo, sia nella hero della homepage che nelle comunicazioni social e via mail.
Agisci anche sul lato della proposta commerciale: puoi creare offerte a tema semplicemente creando bundle di prodotti e proponendo packaging in tema. Acquisita una user base consolidata, puoi pensare di lanciare prodotti in edizione limitata.
E attenzione: non ridurti all’ultimo minuto!Prepara il tuo ecommerce con largo anticipo per queste occasioni e fallo in modo tale da poter assicurare la consegna entro l’evento per prenotazioni giunte entro una determinata data.
L’email marketing automation permette di gestire al meglio le ricorrenze: crea flow per inviare promemoria, auguri e offerte a tema. In questo modo puoi raggiungere i clienti nel momento perfetto, massimizzando le vendite con il minimo sforzo manuale. Un solo flow di mail marketing ha genarato il +51% di fatturato a un nostro cliente nel settore dolciario.

Ottimizzare le conversioni per un ecommerce dolciario richiede un approccio specifico, che vada oltre le tecniche generiche. Significa curare ogni dettaglio, dalle foto “acquolina” alla trasparenza sugli ingredienti; dalla gestione del gifting alla comunicazione sulla spedizione, senza dimenticare le strategie legate al pricing e al posizionamento del brand. Si tratta di azioni personalizzate che applichiamo con successo sui nostri clienti nel settore dolciario. I risultati? Puoi leggerli nel nostro case study su Madò HoReCa. ⬇