Il tuo “vecchio” CMS ti parla e ti sta dicendo che non ce la fa proprio più. Prima che il tuo ecommerce ti scarichi nel bel mezzo di un Black Friday qualsiasi, hai deciso di capire quanto può costare il replatforming, ossia il cambio di piattaforma di gestione di un sito internet. Ormai sai che un sito non funzionante ti costa tanto: lo vedi dai carrelli abbandonati, dai tempi di caricamento insostenibili e da ROAS sempre negativi.
Il replatforming è un’operazione delicata e dal costo molto variabile. Bisogna tenere in considerazione tanti aspetti, il tutto cercando di aprire nuove opportunità (rendere il sito più flessibile) e tutelando informazioni e vantaggi accumulati nel passato. Vediamo dieci aspetti che influiscono sul prezzo di questa operazione, che può costare tanto 1.000, quando 100.000 euro.
1. Tipologia del sito web
Il costo del replatforming dipende in modo significativo dalla tipologia del tuo sito web e dal suo livello di complessità. Un semplice sito vetrina è molto diverso da un e-commerce, che a sua volta è diverso da una piattaforma complessa o da un marketplace.
Prezzi. Un semplice sito vetrina di 5-10 pagine con testi, immagini e un modulo di contatto, rappresenta il caso più semplice e meno costoso (1.000–2.000 €). Un e-commerce, ovvero un negozio online con un catalogo prodotti, carrello, checkout, gestione degli ordini e dei clienti, e integrazioni con sistemi di pagamento e spedizione, ha un costo che lievita in base al numero di prodotti, varianti, categorie, funzionalità (es: recensioni, wishlist, coupon, ecc.) e integrazioni (es: CRM, ERP, email marketing), e può oscillare tra i 3.000 e i 50.000 € o più. Piattaforme e Marketplace, come possono essere Udemy per i corsi e Amazon per la vendita di prodotti, rappresentano siti web complessi, il cui costo di replatforming varia moltissimo, a seconda delle specifiche esigenze.

2. Piattaforma di partenza e di arrivo
La piattaforma di partenza e quella di destinazione influenzano notevolmente la difficoltà (e quindi il costo) della migrazione. Alcuni CMS sono più “aperti” e ben documentati, il che facilita il trasferimento dei dati e delle funzionalità. Altri sono più “chiusi” o proprietari, rendendo la migrazione più complessa e richiedendo competenze specifiche.
Prezzi. Migrare da WordPress a Shopify (o viceversa) è di solito relativamente semplice. Diverso è il discorso se devi passare da un vecchio CMS proprietario e poco diffuso a una piattaforma moderna: in questo caso, potrebbe essere necessario riscrivere parte del codice. Anche la versione del CMS di partenza è importante. In linea di massima, una migrazione tra piattaforme “simili” incide per un +10-30% sul costo base, mentre una migrazione da/verso piattaforme proprietarie o obsolete, fa lievitare il costo base anche del +30-100% o più.
3. Quantità e qualità dei dati da migrare
Non si tratta solo del numero di pagine, prodotti, utenti, ecc., ma anche dello stato dei dati. Un database “pulito”, ben organizzato e privo di errori è più facile da migrare rispetto a un database “sporco”, con dati duplicati, incompleti, inconsistenti o non aggiornati.
Prezzi. Un database con pochi dati, ben strutturati e “puliti” è più facile da migrare. Un database con migliaia di record, dati “sporchi” e relazioni complesse richiederà data cleansing, data mapping, data transformation, data validation. Dati semplici: +5-10% sul costo base. Dati complessi e/o “sporchi”: +10-50% (o più).
4. Funzionalità da mantenere, modificare o aggiungere
Il replatforming è spesso l’occasione per rivedere le funzionalità del sito web. Vuoi replicare esattamente le stesse funzionalità del vecchio sito sulla nuova piattaforma? O vuoi approfittarne per aggiungere nuove funzionalità, migliorare quelle esistenti o eliminarne di obsolete?
Prezzi. “Traslocare” le funzionalità esistenti costa meno che aggiungerne di nuove (es. sistema di recensioni, configuratore di prodotto). Replicare: costo base. Aggiungere/modificare funzionalità semplici: +10-30%. Funzionalità complesse: +30-100% (o più).
5. Design: replicare, migliorare o rifare da zero?
Anche il design del sito web ha un impatto significativo sul costo del replatforming.
Prezzi. Se vuoi mantenere lo stesso design del vecchio sito, il costo sarà inferiore. In questo caso, si tratterà principalmente di adattare il design esistente alla nuova piattaforma. Se, invece, vuoi approfittare del replatforming per un restyling grafico, i costi aumenteranno del +5-50% per un restyling parziale a un +50-100% per un restyling totale. Un redesign completo, con la creazione di un nuovo layout, una nuova grafica, nuove immagini, ecc., è l’opzione più costosa.

6. SEO: migrazione senza perdere posizionamento
La migrazione SEO è un aspetto fondamentale del replatforming, spesso sottovalutato, ma che può fare la differenza tra il successo e il fallimento del progetto. L’obiettivo è trasferire il sito sulla nuova piattaforma senza perdere il posizionamento organico acquisito nel tempo sui motori di ricerca (Google in primis).
Prezzi. Una mappatura delle URL e gestione dei redirect, con conservazione di canonical e hreflang identica a quella del vecchio sito, implica un +10-15% in un ecommerce. Maggiore è la complessità e maggiore è la convenienza ad acquistare un servizio di audit e ottimizzazione SEO ex-novo.
7. Livello di personalizzazione richiesto
Al di là del design, devi considerare altre possibilità di personalizzazione. Magari vuoi aggiungere al tuo ecommerce un customizzatore di abbigliamento, che nella scheda prodotto mostra il capo con una determinata scritta digitata dall’utente, oppure vuoi un sistema di catalogazione e filtri che agevoli la consultazione dell’utente e generi articoli correlati più in linea con i suoi gusti.
Prezzi. Qui la domanda è troppo specifica per essere quotata anche solo in un range di prezzo. Ci sono funzionalità custom che possono essere soddisfatte con gli “attrezzi” già offerti dal CMS, altri necessitano di una scrittura di codice totale o parziale. Insomma, qui occorre confrontarsi punto per punto.
8. Tempi di consegna
Hai fretta di migrare il tuo sito sulla nuova piattaforma? Un ecommerce complesso richiede mesi di lavoro e di solito non viene preso in carico subito. Questo vuol dire dover aspettare anche un anno per la consegna.
Prezzo. L’urgenza in genere viene gestita con un sovrapprezzo tra il +20-50%, che può portare anche a un +80% se mirata a dimezzare i tempi di consegna.

9. Formazione del personale
Una volta completata la migrazione, il tuo team dovrà imparare a usare il nuovo CMS. Se, tra i motivi che ti hanno spinto a modificare CSM, c’è il desiderio di semplificare il lavoro, beh, allora la formazione del personale non dovrebbe richiedere troppe risorse e tempo.
Prezzi. Molti offrono una formazione gratuita attraverso documentazione o video online. In altri casi, potrebbe essere necessario organizzare incontri o corsi che aiutino ecommerce manager e/o developer a padroneggiare la nuova piattaforma. In questo caso, il costo del corso dipende da durate e soggetti coinvolti, attestandosi tra 500 e migliaia di euro.
10. Assistenza e manutenzione post-migrazione
Al netto delle fasi di test, necessariamente incluse nel costo complessivo del replatforming, dopo il lancio del nuovo sito potresti comunque avere bisogno di assistenza tecnica per risolvere eventuali problemi, effettuare aggiornamenti di sicurezza, apportare piccole modifiche, ecc.
Prezzi. Come per il punto 9, anche qui è inclusa spesso l’offerta di un “pacchetto” ore di assistenza. Altre volte potrebbe convenire estendere questo servizio con un sistema di assistenza a consumo, dal costo di 30-100 euro all’ora.

Come ottimizzare il budget per il replatforming
Riepilogando, il costo del replatforming è una variabile complessa. Tuttavia, un’attenta pianificazione e alcune scelte strategiche possono aiutarti a ottimizzare il budget e a ottenere il massimo ritorno dall’investimento. Ecco alcuni consigli validi indipendentemente dalle specifiche del tuo progetto:
- Semplifica prima di migrare
Il replatforming è l’occasione perfetta per fare pulizia. Elimina pagine, contenuti e funzionalità obsolete che non generano valore. Hai davvero bisogno di quelle 50 categorie di prodotto che hanno solo un articolo ciascuna? Meno elementi da migrare significano meno costi, meno tempo e meno rischi di errori.
⚠ Attenzione, però: prima di cancellare, assicurati di non fare danni, sia in termini funzionali e di navigazione, che di posizionamento sui motori di ricerca. - “Pulisci” il tuo database
Anche qui, in fin dei conti, si tratta di cancellare. Prima di trasferire i dati sulla nuova piattaforma, infatti, dedicati alla data cleansing. Rimuovi utenti inattivi, prodotti fuori catalogo, dati duplicati o errati (es: indirizzi email non validi, numeri di telefono sbagliati). Un database pulito e aggiornato è più facile da gestire, da migrare e soprattutto più utile per le tue attività di marketing.
⚠ Piccola precisazione: la pulizia del database non è solo cancellare qualcosa dal backend, ma è soprattutto agire lato hosting con il supporto di sistemisti e sviluppatori. - Punta sulla flessibilità a lungo termine
Considera attentamente le tue esigenze attuali e future. Scegliere una piattaforma altamente personalizzabile, anche se inizialmente potrebbe sembrare più complessa, ti permetterà di aggiungere funzionalità, integrare nuovi strumenti e adattarti ai cambiamenti del mercato senza dover affrontare costosi interventi di sviluppo custom in futuro. Una piattaforma flessibile è un investimento che si ripaga nel tempo, riducendo la necessità di migrazioni o modifiche radicali. Pensa a quali funzionalità potresti aver bisogno tra 1 anno, 3 anni, 5 anni… e scegli una piattaforma che ti permetta di crescere senza “ingessature”.
⚠ Ti abbiamo detto i prezzi orientativi di un replatforming. Si tratta di informazioni utili, ma le devi leggere alla luce dei vantaggi, tra i quali:
- riduzione dei costi per modifiche e integrazioni dovute a una maggiore flessibilità,
- posizionamenti migliori sui motori di ricerca,
- maggiore sicurezza (e meno spese per down e ripristini),
- miglioramento della tua brand reputation,
- maggiore velocità di caricamento,
- aumento del carrello attraverso una UX migliore,
- aumento delle vendite complessive, etc.
Quanto fatturato può generare il replatforming?
La risposta non può che essere “dipende”, ma è utile sapere che, secondo la tech agency Portant, per ogni secondo di caricamento di un sito, il conversion rate si riduce del 4,42%. In aggiunta, si può immaginare quanto può costare una modifica infattibile, perché il CMS non lo permette o perché costerebbe troppo agire sul proprio sito. Non potere inserire un’offerta o ottimizzare l’ecommerce con strategie avanzate di cross-selling sono impedimenti che posso davvero costare caro.
Sappiamo per esperienza che un replatforming può impattare in maniera diretta e positiva su tempi di navigazione, riduzione dei resi e aumento degli acquisti. È giusto voler conoscere i costi del replatforming, ma è anche importante capire quanto il CSM giusto ti può far guadagnare di più, da subito.